Magia ed animismo
Un filo che lega la storia di molti aquiloni orientali e del modo di
farli volare è un filo magico e animista: in Corea si è affidato agli
aquiloni il nome e il destino dei bambini appena nati augurandogli, con
un lungo volo, una lunga vita.
In Giappone, il quinto giorno del quinto mese si
celebra con il volo degli aquiloni la nascita dei bambini venuti alla
luce durante l'anno precedente.
In Tailandia, si chiede agli aquiloni di attirare
con il loro rumore i venti di Nord-Est e spazzare via cosi le nuvole
cariche di pioggia dai campi.
In Malesia una leggenda vuole che gli aquiloni
acquistino vita non appena in volo. In Polinesia, gli aquiloni erano il
mezzo e il punto d'unione tra gli dei e gli uomini: gli dei erano
rappresentati spesso da aquiloni e Rehua, dio della salute e del cielo
più alto, era creduto il progenitore di tutti gli aquiloni.
In Cina, per secoli, il nono giorno del nono mese
gli aquiloni indicavano, con l'altezza del volo, il successo del loro
proprietario nel lavoro.
In Silia, gli aquiloni vengono alzati in volo dopo
il tramonto finché non spariscono completamente alla vista: il cavo di
traino rimane sospeso e animato nel buio e quando lo si tira giù la
tradizione vuole che al posto
dell'aquilone ci sia
una stella.
È possibile
anche per noi riconoscere almeno un segno dell'animismo orientale nella
sensazione comune a chi prova per la prima volta un aquilone tenendone
in mano il cavo di traino: nonostante la ragione dica il contrario, le
dita sembrano trasmettere la sensazione di una vita indipendente
dall'altro lato del filo. Perché questa "magia" possa avvenire, il tipo
e la forma dell'aquilone non hanno alcuna importanza, mentre ne hanno
sia il contesto che la mediazione attraverso cui avviene questa piccola
iniziazione.
Anche il
modo in cui l'aquilone è designato nelle varie lingue testimonia del
desiderio di voler rendere già nel nome l'idea di qualcosa di animato:
in Cinese significa Uccello del Vento, in Coreano Falco, in Giapponese
Piovra, in Portoghese Pappagallo, in Siciliano Stella, in Spagnolo
Cometa, in Tedesco, in Russo e in Danese Drago, in Polacco Cavallo
Alato.
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